I “Vignaioli in Terre d’Irpinia” (VITI), Cantine dell’Angelo, Cantina del Barone e Il Cancelliere hanno partecipato alla kermesse giapponese Vinaiottimana, organizzata dal loro importatore Vinaiota, dedicata al mondo del vino naturale. La fiera itinerante si svolge in media ogni tre anni e in una settimana abbraccia l’intero Giappone. Al Vinaiottimana hanno partecipato ottanta aziende che producono vini naturali da tutta Italia, divise in otto diversi gruppi che si alternano in un periodo di quattro mesi. I Vignaioli in Terre d’Irpinia hanno raccontato l’importanza dell’esperienza in Giappone, occasione per portare l’Irpinia e le sue eccellenze sul palcoscenico internazionale.
Quale località ha toccato quest’anno Vinaiottimana?
“In questa edizione la fiera è stata organizzata solo nella sede dell’azienda Vinaiota a Tsukuba, nella prefettura di Ibaraki che dista circa un’ora di treno da Tokyo. Poi, il resto delle iniziative di promozione si sono svolte, oltre che a Tsukuba, anche a Tokyo e in una località turistica molto rinomata, nella Baia di Yokohama, chiamata Kamakura. Attività che hanno avbuto luogo direttamente presso i clienti: ristoranti italiani/giapponesi e di altre tipologie, wine bar, wine shop. A Vinaiottimana possono partecipare tutti gli operatori del settore e coloro che vogliono iniziare a lavorare con Vinaiota. Un evento che dà la possibilità di prenotare degustazioni, assaggiare nuove annate, confrontarsi con il produttore e conoscere la storia della cantina, nonché il modo di produzione del vino naturale”.
Una occasione fondamentale per far conoscere l’Irpina, terra di vino, anche a livello internazionale…
“Certo, molti di loro sono anche venuti in Italia ed anche in Irpinia a visitare le nostre cantine. Vinaiottimana è una fiera che mette insieme e fa conoscere il mondo dei produttori di vino e i clienti, in modo da creare relazioni consolidate e durature nel tempo. Anche perché è una kermesse nata nel 2011, sono più di 11 anni che va avanti e a cui partecipiamo con piacere. Il popolo giapponese, poi, ama particolarmente l’Italia”.
Quindi, anche il vino italiano è molto apprezzato dai giapponesi?
“La cultura del vino in Giappone è nata da poco, in maniera massiva i giapponesi si sono avvicinati al vino una ventina di anni fa, con l’inizio dell’importazione di vini dall’Italia e dalla Francia. Da circa dieci anni pongono particolare attenzione al vino naturale, come si faceva una volta, senza additivi e conservanti. La loro bevanda principale è il Sakè, ottenuta dalla fermentazione del riso, con una gradazione alcolica tra i 16 e i 18 gradi, non propriamente adatta ad accompagnare i pasti”.
Prossima tappa per V.I.T.I. sarà il Vi. Na.Ri …
“Il prossimo 12 e 13 febbraio parteciperemo a Milano a uno storico evento che vede per la prima volta due associazioni, Vi.Te. e Vin.Natur unite nell’organizzazione di una manifestazione dedicata al vino naturale. Vi. Na.Ri- Vignaioli Naturali Riuniti è aperta a chiunque ami il mondo del vino, le aziende aderenti devono rispettare gli stessi requisiti qualitativi e di produzione. Un altro importante appuntamento per far conoscere la nostra terra, l’Irpinia, e le sue molteplici eccellenze, tra cui il vino naturale prodotto con metodo tradizionale”.